Il militare informò l’ex consigliere regionale di una perquisizione relativa all’inchiesta su una partita di calcio truccata
E’ stata disposta l’imputazione coatta per il maresciallo della Guardia di Finanza Antonio Cretì, accusato di rivelazione del segreto istruttorio per aver informato di alcune perquisizioni un giornalista per mezzo dell’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, da un anno in carcere nell’ambito dell’inchiesta denominata “Codice interno”, sulla presunta compravendita di voti alle elezioni comunali di Bari del 2019. Il gip ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura, chiedendo invece alla pubblica accusa di formulare l’imputazione. L’episodio risale al mese di giugno del 2019. Secondo quanto emerso, il militare avrebbe contattato Olivieri, che gli inquirenti ritenevano proprietario occulto della testata Quotidiano Italiano oggi non più in attività, per pubblicare la notizia relativa ad alcune perquisizioni disposte dalla Dda nell’ambito di un’inchiesta su una partita di calcio truccata fra Bitonto e Picerno, due squadre di serie D. Olivieri, che per questa vicenda era già stato rinviato a giudizio, avrebbe fornito al finanziere il numero del giornalista. Per Cretì la procura aveva chiesto l’archiviazione, mentre il gip ha chiesto all’accusa di formulare una nuova accusa entro 10 giorni.