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Il viceministro della Giustizia Sisto al TgNorba: “Sorteggio, sono contrario ma è necessario”

La risposta del magistrato Zaccaro: “Apprendo che il viceministro è contrario al sorteggio, ma col sorteggio si va avanti!”

Non accenna a placarsi, anzi si arricchisce di nuovi capitoli la polemica tra il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto e il magistrato Giovanni Zaccaro. Per l’esponente del governo Meloni – intervenuto in diretta questa mattina nel TgNorba – la provocazione dei dadi in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Bari, è stato un agguato mediatico, “è stata una brutta caduta di stile. In questo modo è difficile pensare ad un dialogo. Se ci deve essere un dialogo non può essere questo. Ci sono le elezioni dell’Associazione Magistrati in corso, io non so se il dott. Zaccaro, in qualità di rappresentante della corrente di Area ha voluto crearsi uno spot elettorale, ma procedendo in questo modo è difficile introdurre la parola dialogo. La riforma – ha aggiunto – ha una caratteristica: è stata inclusa nel programma condiviso con gli italiani che ci ha portato al governo, la separazione delle carriere era scritta nel nostro programma elettorale. Non stiamo toccando i principi fondamentali”.

In merito al sorteggio dei magistrati, Sisto ha detto che “le correnti dominano all’interno del Consiglio Superiore della Magistatura ed è un legame che va spezzato”. Poi ha ammesso: “Io non sono favorevole al sorteggio, lo dico subito, ma mi rendo conto che è il solo modo per poter spezzare questo legame malato tra correnti e Consiglio Superiore”.

A stretto giro – intervenuto in diretta nella trasmissione Mattino Norba – Giovanni Zaccaro ha commentato le dichiarazioni del viceministro Sisto sottolineando: “Apprendo che il viceministro è contrario al sorteggio, ma col sorteggio si va avanti! Mi dispiace che si sia sentito offeso dalla vicenda dei dadi. Non lo definirei un litigio quello tra me e Sisto. Lui deve difendere quello che, lui stesso sa, è indifendibile. Del resto oggi ha ammesso che è contrario al sorteggio, però lo vota lo stesso, è strano…”.

Zaccaro ha motivato così l’iniziativa dei dadi: “Per mesi c’è stata una campagna martellante, unidirezionale di delegittimazione del potere giudiziario ed è difficile trovare spazi di ascolto rispetto alle critiche, diffuse tra tutti gli operatori del diritto”.

Tornando alla riforma, ha detto: “Secondo me un Paese liberale e democratico come l’Italia non può sottrarre il diritto di voto un ad organo così importante come il Consiglio Superiore della Magistratura. Non capisco come si possa affidare alla lotteria il compito di scegliere i componenti. Nessuno vuole sottrarre al Parlamento la prerogativa di fare leggi, i magistrati italiani hanno solo sentito il bisogno di spiegare ai cittadini che questo genere di riforma è pericolosa, da tanti punti di vista. Al di là della separazione delle carriere, questa riforma non serve a nulla, non risolverà il problema della lunghezza dei processi, non renderà più giuste le decisioni. E’ uno spot elettorale, un feticcio ideologico”.

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