Dall’autopsia mergono nuovi particolari
Era sottopeso, fortemente disidratato e trascurato, il neonato trovato morto nella culla termica della parrocchia di San Giovanni Battista lo scorso 2 gennaio a Bari. sono alcuni dei particolari emersi dall’autopsia eseguita ieri dal medico legale Biagio Solarino sul corpo del piccolo. il bimbo di circa 3 – 4 settimane, pesava 2 chili e 800 grammi e forse non era stato partorito in ospedale. Il neonato sarebbe morto per ipotermia, anche se per stabilirlo con certezza serviranno i risultati degli esami istologici. Il corpicino presentava anche delle piccole escoriazioni alle caviglie molto superficiali, forse provocate da parassiti cutanei. Resta ora da stabilire se il bimbo sia stato messo nella culla quando era ancora vivo oppure quando era già morto. Nelle prossime ore arriverà il nulla osta del magistrato per poter procedere alle esequie del bambino. Il titolare dell’impresa di pompe funebri che per primo si accorse della presenza del bambino senza vita, ha confermato che si occuperà del funerale del piccolo. Intanto domani sarà conferito l’incarico per effettuare la perizia sulla culla, accertamenti necessari per capire cosa sia accaduto. Il parroco della chiesa, don Antonio Ruccia, è indagato, come atto dovuto, per cooperazione in omicidio colposo assieme all’elettricista che si è occupato della manutenzione della culla, Vincenzo Nanocchio. Si indaga anche contro ignoti per abbandono di minore con conseguente morte.