L’invaso ai confini tra Puglia e Molise un anno fa ne conteneva 115 milioni
Prosegue lo stato di forte sofferenza della diga di Occhito, al confine tra Puglia e Molise. Tra le principali cause, il prolungato periodo di siccità. In base alla rilevazione effettuata dal Consorzio per la Bonifica della Capitanata, la disponibilità di acqua è di circa 31,5 milioni di metri cubi, quasi 10 milioni al di sotto del cosiddetto ‘volume morto’. Nel confronto con lo stesso giorno del 2024 la disponibilità idrica è crollata di oltre 83 milioni di metri cubi. La capacità totale dell’invaso, tra i più grandi d’Italia, è di 333 milioni di metri cubi d’acqua.