Si cerca l’accordo per garantire un futuro all’automotive
Stellantis e il governo sono a un passo dall’accordo. Non un’intesa formale, ma un impegno comune
di tutte le parti – esecutivo, azienda, sindacati, presidenti delle Regioni e Anfia, l’associazione della componentistica – con la condivisione di attività e le linee di intervento per affrontare insieme una fase molto complessa per il settore automotive. Al tavolo di domani, 17 dicembre, convocato dal
ministro Adolfo Urso, il governo dovrebbe mettere in campo una quantità maggiore di risorse dopo il taglio al fondo per il comparto dei mesi scorsi. Molte cose sono già emerse nei giorni scorsi: i nuovi modelli per Mirafiori, Pomigliano e Cassino, il ritorno delle auto ibride più apprezzate dal mercato, la centralità di Atessa per i veicoli commerciali del gruppo. Ci saranno, molto probabilmente, delle novità: nuovi modelli ibridi per Cassino e Melfi, oltre alla 500 già prevista a Mirafiori, e la piattaforma Small per produrre modelli mass market in Italia per la quale Pomigliano d’Arco è tra le candidate a livello europeo. E bisognerà affrontare la spinosa questione dell’indotto.