Conclusa una vasta e articolata indagine avviata nel 2020
Quattro soggetti a vario titolo sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere per ricettazione ed esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici. L’ordinanza delle misure cautelari è stata eseguita in Puglia e nel Lazio e scaturisce da una vasta indagine avviata nel 2020 dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari. Il sodalizio era dedito allo scavo clandestino, al furto dei beni culturali, alla ricettazione ed esportazione illecita. L’intero traffico illecito veniva gestito attraverso una fantomatica casa d’aste con sede in Belgio. Il sodalizio aveva basi operative nelle province di Bari, Bat e Foggia con diramazioni in altre regioni.