I carabinieri hanno sequestrato un impianto dello stabilimento di Taranto dell’ex Ilva in disuso da alcuni anni poiché nei sotterranei sono stati trovati diversi metri cubi di sostanza oleosa. Il rischio è che il liquido possa disperdersi nell’ambiente e inquinare terreno e falda.
Secondo la procura in quella zona era presente una fossa contenente materiale oleoso di ignota consistenza e provenienza. Potrebbe trattarsi di residui di lavorazione della bramma, cioè un semiprodotto di acciaio da cui vengono poi ricavati coils, ovvero i rotoli di acciaio, e lamiere, prodotti destinati ad andare sul mercato.
Dovrà essere accertata inoltre la data esatta in cui è stato fermato l’impianto, che potrebbe addirittura risalire alla gestione Italsider.