Il Gip ha accolto l’istanza avanzata dalla difesa in virtù dell’atteggiamento collaborativo dell’indagato
Il gup Giuseppe Ronzino ha revocato gli arresti domiciliari per l’imprenditore coratino Aldo Perrone, accusato di corruzione in relazione ad un appalto per la sostituzione delle canne fumarie all’ospedale Di Venere, nell’ambito dell’inchiesta sulla Asl di Bari. Il giudice ha accolto l’istanza avanzata dall’avvocato Mario Malcangi, sostituendo la misura detentiva con l’interruzione a contrarre con la pubblica amministrazione per la durata di 12 mesi. Tanto in virtù dell’atteggiamento collaborativo tenuto in occasione dell’interrogatorio di garanzia.