Lettera-appello inviata alla presidente del Consiglio
Decine di imprenditori pugliesi e le amministrazioni comunali di Ostuni, Carovigno e Fasano, hanno scritto una accorata lettera alla premier Meloni chiedendo “misure radicali e concrete” per fronteggiare gli effetti della xylella dopo i gravi danni già provocati all’olivicoltura ed al paesaggio delle province di Lecce e Brindisi. “Con cuore e occhi pieni di amarezza, ma con la speranza di essere ascoltati – è scritto nella missiva – ci rivolgiamo a lei perché volga lo sguardo sulla drammatica situazione degli ulivi in Puglia”. Promotrice dell’iniziativa Alessandra Testa che oltre 10 anni fa acquistò una masseria nelle campagne di Ostuni. “Nonostante allarmi, denunce, dibattiti e inchieste, il batterio che ha già compromesso milioni di piante in particolare nel basso Salento, continua ad essere aggressivo – si legge ancora nella lettera – contaminando ampie zone fra le province di Brindisi e Bari”. Sindaci e imprenditori agricoli sottolineano come la Puglia tanto ammirata dai potenti della terra durante il recente G7 a Savelletri, perderebbe la sua identità senza i suo paesaggio caratterizzato dagli ulivi e il suo olio extravergine di oliva. Per gli imprenditori rilanciare l’olivicoltura della puglia è possibile attraverso interventi mirati e costosi che però gli agricoltori da soli non possono fronteggiare. “Ma più costosa per il Paese e per la nostra regione, – si legge ancora nella lettera appello – se la xylella avesse partita vinta, sarebbe la scomparsa di un patrimonio naturale unico al mondo con la conseguente marginalità dell’olio extravergine d’oliva italiano, oltre a un incalcolabile impatto ambientale, paesaggistico, culturale ed economico ed una drammatica – conclude – ricaduta occupazionale in tutti i settori economici interessati”.