Il 65enne di Gravina si è suicidato in carcere a Bari, detenuto per l’omicidio della moglie Maria Arcangela Turturo
In corso l’autopsia sulla salma di Giuseppe Lacarpia, il 65enne di Gravina suicidatosi nella sua cella del carcere di Bari, dove era stato portato il 6 ottobre scorso perché ritenuto responsabile dell’omicidio della moglie Maria Arcangela Turturo. Il pubblico ministero di turno Claudio Pinto ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, ipotesi formulata per poter consentire alla procura di procedere con l’accertamento necroscopico. L’uomo, sul quale era in corso una perizia sul suo stato mentale, si era proclamato innocente.