L’accusa è omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Il 43enne ucciso per una lite via social
Il pm Desire Di Geronimo ha chiesto una condanna a 16 anni a testa di reclusione per i presunti responsabili della morte del 43enne Giovanni Colaianni, ucciso da due proiettili esplosi con un revolver calibro 38 a un ginocchio e all’addome la notte tra il 21 e il 22 giugno 2023, sul pianerottolo di casa, in via Napoli. A processo, innanzi alla Corte d’Assise, ci sono Nicola Amoruso, esecutore materiale, e Francesco Ricci, che quella sera era insieme a lui. L’ accusa per entrambi e quella di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Movente dell’ omicidio una lite via social in cui era coinvolto il figlio della vittima. La sentenza verrà pronunciata nel corso della prossima udienza.