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Conti spiati, l’impiegato si difende: “Solo curiosità”

Sequestrati smartphone, tablet e altri dispositivi informatici. La lista dei coinvolti si allunga

Avrebbe agito senza secondi fini, ma solo per curiosità. Così si sarebbe giustificato Vincenzo Coviello, ex impiegato di Intesa Sanpaolo nella filiale di Bitonto accusato di aver spiato i conti correnti di politici e sportivi. La lista si allunga. Oltre alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al presidente del Senato, Ignazio Larussa, sarebbero stati spiati anche i conti dei ministri Raffaele Fitto e Guido Crosetto, del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e di Nichi Vendola. Ma anche di nomi di spicco dello sport come Francesco Totti e dei collaboratori di esponenti di governo nazionale. In totale, compresi quelli di comuni cittadini, sono stati oltre 3.500 i conti correnti ispezionati dal dipendente dal 2022 ad oggi. Dal decreto di perquisizione eseguito questa mattina emerge che Coviello potrebbe aver agito con la complicità di un’altra persona “, al fine di procurare a sé e/o ad altri, attraverso la consultazione di quei dati, notizie che, nell’interesse della sicurezza dello Stato o, comunque, nell’interesse politico, interno o internazionale dello Stato, dovevano rimanere segrete”. Coviello è stato licenziato l’8 agosto scorso. L’istituto bancario inoltre non avrebbe inviato tempestivamente agli inquirenti i dati degli accessi abusivi, ma avrebbe atteso l’acquisizione degli atti da parte della Procura.

Coviello si sarebbe difeso spiegando di aver agito senza secondi fini, ma per pura curiosità. L’indagine è partita dalla segnalazione di un medico al quale sono stati notifica diversi accessi non autorizzati al suo conto corrente

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