Per il Gip è un soggetto “evidentemente irascibile, privo di autocontrollo e potrebbe compiere altre azioni violente contro le vittime”
Resta in carcere Giuseppe Proce, il 23enne di Racale accusato del tentato omicidio della ex fidanzata. Il gip di Lecce, Marcello Rizzo. Al termine dell’interrogatorio di garanzia, ha convalidato l’arresto in flagranza e la custodia cautelare. Per il giudice è “evidentemente un soggetto irascibile, privo di autocontrollo e incline alla violenza ed è considerato inaffidabile perché, accecato dalla rabbia, potrebbe compiere altre azioni violente o ritorsioni contro le vittime. Giuseppe Proce deve rispondere di tentato omicidio con l’aggravante della relazione affettiva. La notte tra il 24 e 25 giugno scorsi, si è scagliato con due coltelli contro la ex fidanzata, una ragazza di 21 anni. Solo l’intervento della madre e soprattutto del fratello di lei hanno evitato che la situazione peggiorasse ulteriormente. Nel corso dell’interrogatorio Giuseppe Proce ha raccontato di ricordare poco e nulla di quella sera ma ha anche detto che i due coltelli li portava sempre in macchina perché utilizzati per la pesca. Sottolineando però di non ricordare di aver infierito al punto da farle rischiare l’amputazione di un arto