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Voti comprati per 50 euro: si dimette l’assessora Maurodinoia, indagata per corruzione elettorale. Arrestati suo marito Cataldo e il sindaco di Triggiano Donatelli/VIDEO

Le dimissioni dell’assessora sono state già accolte dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano

L’assessora ai Trasporti della Regione Puglia, Anita Maurodinoia, ha presentato le dimissioni, già accolte dal governatore Michele Emiliano. Si è dimessa anche dal Pd. Lei è indagata per corruzione elettorale per le Comunali di Grumo Appulo del 2020 collegate alle elezioni regionali del 202O. L’indagine riguarda anche l’elezione al Consiglio comunale di Bari del 2019. Il marito Alessandro Cataldo e il sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli, invece, sono tra le persone finite ai domiciliari stamattina nell’ambito di una inchiesta della Procura di Bari su una presunta compravendita di voti per le elezioni comunali di Triggiano del 2021. Cataldo, ritenuto ideatore e capo dell’associazione per delinquere, avrebbe anche acquistato voti per l’elezione di Anita Maurodinoia nel consiglio regionale. Ai domiciliari è finito anche un consigliere circoscrizionale di Bari della lista «Sud al Centro», Armando De Francesco. Quest’ultimo, in particolare, in un’intercettazione captata il 28 maggio 2021, mostrava i suoi piani per le comunali baresi del 2024: “Mo però mi sto preparando, ecco perché sto facendo questo fatto dell’ente di formazione, dei docenti, dei tutor perché questa gente mi dovrà tutta rispondere con dei voti. Mancano tre anni ma io sto già in campagna elettorale”.

Dieci le persone indagate per le elezioni nel comune di Grumo Appula e di Triggiano

I Carabinieri del Comando Provinciale di Bari e della Sezione di Polizia Giudiziaria hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale nei confronti di 10 indagati richiesta dalla Procura della Repubblica di Bari, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nei confronti di altrettante persone poiché coinvolte, a vario titolo, in un’associazione a finalizzata  alla “corruzione elettorale”, attraverso un meccanismo illecito con riferimento alle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre 2020 nel comune di Grumo Appula, e del 3 e 4 ottobre 2021 nel comune di Triggiano. Tra le persone arrestate c’è l’ex assessore di Grumo, Nicola Lella, in carcere. Sette sono ai domiciliari, tra loro anche Giovanni Lavacca, Alberto Leo Perrelli, Piergiorgio Andrea Perrelli, Vito Perrelli.

Sandro Cataldo, attraverso un’associazione, ha acquisito illecitamente voti

Le indagini hanno consentito di scoprire l’esistenza di un collaudato accordo illecito che avrebbe orientato le preferenze di voto di numerosi elettori, attraverso il pagamento di denaro ed altre utilità nei loro confronti. In particolare Sandro Cataldo, responsabile del movimento politico “Sud al centro”, ai domiciliari, attraverso un’associazione che riusciva a canalizzare le preferenze, ha acquisito illecitamente voti nello svolgimento delle consultazioni nel Comune di Triggiano nel 2021. Lo scopo fissato era la rielezione dell’allora Sindaco Antonio Donatelli e di altri 2 consiglieri comunali, non destinatari dell’odierna misura. Il primo cittadino , poi effettivamente rieletto, in esecuzione dell’ordinanza appena eseguita, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. 

I voti costavano 50 euro, chi accettava i soldi doveva consegnare copia del documento d’identità e della scheda elettorale

Le preferenze sono state condizionate anche in cambio di 50 euro per voto e chi accettava l’accordo avrebbe dovuto consegnare copia dei propri documenti d’identità e della scheda elettorale per un preciso conteggio dei voti sezione per sezione. La verifica veniva effettuata nel corso delle operazioni di spoglio dove vari “gregari” degli organizzatori – che stazionavano stabilmente nei pressi delle sezioni loro assegnate – verificavano se le persone si fossero effettivamente recate al voto nonché, all’atto dello spoglio, controllavano l’effettiva corrispondenza dei voti “acquistati”. Significativo è stato quanto rinvenuto dai Carabinieri la sera del 6 ottobre 2021, in un cassone stradale di raccolta indifferenziata nel quartiere San Giorgio di Bari; frammenti di fotocopie di documenti d’identità, codici fiscali di cittadini triggianesi, un consistente numero fac – simile di schede e volantini di propaganda elettorale.

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