Lucio Sarcinella, 27 anni, è ritenuto dagli inquirenti vicino al clan rivale di Antonio Afendi, freddato per strada con tre colpi di pistola
Avrebbe ucciso per proteggere la sua famiglia. E’ crollato in tarda serata il killer di Antonio Amin Afendi , il 33 enne di Casarano assassinato ieri mattina per strada con tre colpi di pistola. La mano armata è quella di Lucio Sarcinella 27 anni di Casarano, ritenuto dagli inquirenti vicino al clan rivale di quello di appartenenza della vittima. Sarcinella ha ammesso le proprie responsabilità al termine di un lungo interrogatorio alla presenza del proprio legale reso presso la caserma dei carabinieri di Casarano davanti ai pm Giovanna Cannarile e Rosaria Petrolo. Avrebbe agito perché Afendi minacciava la sua famiglia. L’ultima volta l’avrebbe fatto nella stessa mattinata di ieri nei confronti della moglie di Sarcinella. Un episodio questo che come confessato gli avrebbe fatto perdere la testa. I pm che indagano gli contestano al momento l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi a cui potrebbe aggiungersi anche l’aggravante dell’agevolazione del clan mafioso. Le indagini hanno portato in poco tempo anche all’individuazione del complice di Sarcinella, colui che era alla guida dell’auto di grossa cilindrata accanto a Sarcinella. Fondamentali per l’esito delle indagini le dichiarazioni rese da alcuni testimoni e i filmati delle telecamere della zona che hanno ripreso le drammatiche fasi dell’agguato. Compagno della vedova del boss della Scu Augustino Potenza, ucciso nell’ottobre 2016 nel parcheggio di un supermercato a Casarano , di cui avrebbe eredito il ruolo , Afendi nell’ottobre 2019 era riuscito a scampare ad un agguato a colpi di kalashnikov, restando gravemente ferito , riuscendo a mettersi in salvo uscendo dal lato passeggero dell’auto sulla quale si trovava