Il giudice monocratico del Tribunale Lecce Elena Coppola ha inflitto 7 anni di reclusione ad Attilio Scarlino e 4 al fratello Antonio, rispettivamente amministratore unico e responsabile della sicurezza del salumificio “Scarlino” di Taurisano dove il 30 agosto 2013 perse la vita stritolato mentre puliva una macchina impastatrice, un operaio, Mauro Orlando di 51 anni. I due fratelli sono stati condannati per omicidio colposo aggravato , reato derubricato rispetto alla contestazione iniziale di morte o lesioni come conseguenza di altro reato. I due fratelli sono stati invece assolti “per non aver commesso il fatto “ dal reato di rimozione omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Disposta anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per Attilio Scarlino e di 5 anni per il fratello Antonio oltre al pagamento di una provvisionale di 50mila euro a favore di moglie e figlia della vittima ed il risarcimento del danno in separata sede, anche per gli altri familiari costituitisi parte civile. Sono stati assolti invece gli altri cinque tra tecnici e operai imputati nel processo .