La Guardia di Finanza di Bari ha sequestrato beni per circa 5 milioni di euro
Attraverso uno strutturato meccanismo di evasione, numerosi odontoiatri avrebbero sottratto al fisco circa 33 milioni di euro. Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Bari hanno portato al sequestro di beni per circa 5 milioni di euro. Ad essere coinvolti ben 80 professionisti, 47 dei quali deferiti dalle autorità competenti. In particolare, i dentisti, si sarebbero rifatti ad un sistema gestionale che avrebbe consentito non solo di memorizzare la contabilità a nero su pendrive facilmente removibili in caso di controllo, ma addirittura di creare specifiche “schede cliente” in cui era possibile rendicontare anche i compensi percepiti senza erogazione di fattura. Per rendere più “facile” questa procedura, gli odontoiatri avrebbero mantenuto anche due distinti archivi: uno interno definito “gestionale” contenente tutte le pratiche regolari, ed uno esterno chiamato “storico” contenente le prestazioni nella loro totalità. Per non parlare di alcune chat in cui l’ideatore del software dettava spiegazioni sull’utilizzo dello stesso, rimandando ad incontri di persona per informazioni più dettegliate.