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Trani: morta di covid, il tribunale si riserva di decidere sui medici che l’avevano in cura

Rinviata al prossimo 20 febbraio l’udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio di due medici in servizio nel punto di primo intervento di Trani

E’ stata rinviata al prossimo 20 febbraio l’udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio di due medici in servizio nel punto di primo intervento di Trani indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Antonia Abbatangelo, una donna di 41 anni il cui cuore aveva cessato di battere il 19 novembre del 2020 all’ospedale di Barletta dove era stata ricoverata sei giorni prima, risultata positiva al coronavirus. Il gup si è riservato di decidere sulla richiesta di inutilizzabilità delle indagini difensive di uno dei due professionisti, come richiesto dal legale dei familiari della donna, l’avvocato Giorgia Di Savino. La signora, ricordano le cronache, era arrivata al “Dimiccoli” con propri mezzi, dopo essere stata rimandata a casa dal Pronto soccorso di Trani a cui si era inizialmente rivolta. Secondo quanto aveva riferito la direzione generale della Asl era affetta da una severa obesità, fu sottoposta a visita medica il 13 novembre quando furono evidenziati dispnea e febbre elevata da due giorni curata a domicilio. La situazione, avevano riferito dalla Asl, era peggiorata il 15 novembre quando, intubata nel pronto soccorso, fu trasferita nel reparto di rianimazione a causa di una grave insufficienza respiratoria. I due medici del Pronto soccorso e della Guardia medica di Trani, a cui la donna si era inizialmente rivolta, sono indagati per concorso in omicidio colposo e omissione di atti d’ufficio. Inizialmente le persone indagate furono 18.

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