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Taranto, protesta l’indotto ex Ilva

Corteo e blocchi stradali lungo le principali arterie cittadine

A Taranto si alza il livello della protesta dell’indotto. Da questa mattina la citta’ e’ completamente paralizzata. Le imprese che lavorano con l’ex Ilva invocano garanzie sul pagamento dei crediti maturati, circa 120 milioni di euro, temendo che possano svanire con il ricorso all’amministrazione straordinaria. Un corteo con auto e camion e’ partito dalla portineria c dello stabilimento, dove era in corso un presidio, dirigendosi verso il centro provocando diversi blocchi stradali e rallentamenti al traffico sulla statale 106 ionica e sulla statale Appia. A Taranto intanto e’ arrivato questa mattina il ministro Calderone che sta partecipando ad un incontro in video call con il collega Urso e i rappresentanti delle varie associazioni che rappresentano le imprese dell’indotto, prima tra tutte l’Aigi che raggruppa circa l’80 per cento delle ditte appaltatrici. L’Aigi chiede il pagamento tutte le fatture emesse fino al 31 dicembre del 2023 e la stesura di un piano industriale che garantisca la continuita’ produttiva.

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