Riscontrate complessivamente oltre 700 cessioni di sostanza stupefacente nella zona delle cosiddette ‘case maledette’
Operazione antidroga dei carabinieri questa mattina a Trinitapoli, nel Foggiano: sette misure cautelari personali (divieti di dimora) nell’ambito dell’inchiesta ‘Black out’. Si tratta di uomini di età compresa tra i 20 e i 40 anni, tutti di Trinitapoli e con precedenti. Per i sette indagati l’accusa è detenzione a fini di
spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività trae origine da alcuni interventi effettuati nel quartiere Unrra Casas, le cosiddette ‘case maledette’ di Trinitapoli, che hanno portato al rinvenimento e al sequestro, a novembre 2021, di un consistente quantitativo di sostanze stupefacenti. Le dosi, in particolare hashish e marijuana, venivano occultate nelle cassette degli impianti elettrici o nei tombini che si trovano in zona e recuperate all’occorrenza in base alle richieste degli acquirenti.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Foggia, hanno portato ad individuare i soggetti coinvolti nell’attività illecita e le modalità operative per lo spaccio nel cuore del quartiere. Riscontrate complessivamente oltre 700 cessioni di sostanza stupefacente. Denunciate per detenzione ai fini di spaccio 12 persone, altre 31 per favoreggiamento personale. Segnalati all’Autorità competente 20 soggetti, tra acquirenti saltuari e abituali. Nel corso delle perquisizioni, trovato anche un fucile balestra privo di marca e matricola con 8 proiettili calibro 9×21.