Al piccolo, secondo quanto accertato dai carabinieri, almeno otto clienti hanno consegnato soldi in cambio delle dosi di droga
Una vicenda che rasenta l’assurdo quella scoperta oggi ad Andria. Una mamma, su indicazione del compagno, faceva distribuire sostanze stupefacenti al figlio di 9 anni. All’uomo il provvedimento cautelare è stato notificato in carcere dove è finito nello scorso mese di luglio perché sorpreso anche lui a spacciare droga ed in possesso di armi. Di qui i primi sospetti. Dopo il suo arresto in flagranza, infatti, i militari hanno perquisito la sua abitazione trovando e sequestrando cocaina, materiale da taglio e per il confezionamento delle dosi, due pistole alterate e senza matricola oltre a una settantina di munizioni di diverso calibro. Da allora, i controlli basati su intercettazioni ambientali, telefoniche, monitoraggi telematici e pedinamenti, sono continuati ed è emerso che durante i colloqui in carcere con la compagna, il 50enne impartiva regole e modalità di gestione dello spaccio che la donna eseguiva impiegando anche uno dei suoi due figli. Al piccolo, secondo quanto accertato dai carabinieri, almeno otto clienti hanno consegnato soldi in cambio delle dosi di droga. Per gli inquirenti, il bambino veniva sfruttato per non destare sospetti. Ora anche la donna si trova in carcere.