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Omicidio Stasi, chiusa inchiesta

Indagate otto persone: accusata di spaccio anche la madre del 19enne di Francavilla Fontana

Chiusa l’inchiesta per l’omicidio del 19enne Paolo Stasi, ucciso con due colpi di pistola il 9 novembre 2022 a Francavilla Fontana. Sono otto le persone indagate dalla Procura di Brindisi. Accusati del delitto Luigi Borracino, per il quale procede la Procura per i minori di Lecce perchè all’epoca dei fatti non aveva ancora compiuto 18 anni e il 22enne Cristian Candita. Indagata per spaccio di droga anche la madre della vittima, Annunziata D’Errico, di 53 anni. E’ accusata in concorso di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente con Borracino, Candita e altre cinque persone: Pasquale Moldavio di 31 anni, Giovanni Di Cesaria di 25, Marirosa Mascia di 25, Sara Canovari di 21 ed il 40enne Cosimo Candita. Nell’atto della Procura viene evidenziato che l’omicidio sarebbe stato commesso “per un futile motivo, un debito di 5mila euro contratto con Borracino” da Stasi e dalla madre “per il consumo di sostanza stupefacente” del tipo hascisc e marijuana che venivano confezionati ai fini di spaccio nell’abitazione della famiglia Stasi a seguito di un accordo tra Borracino e la D’Errico. Sia Stasi sia la mamma – secondo l’accusa – consumavano la sostanza stupefacente e l’avrebbero pagata solo in parte. Ricostruite oltre alle fasi dell’omicidio, anche la presunta fitta rete legata all’attività di spaccio, con una serie di spostamenti per l’acquisto di droga che alcuni degli indagati avrebbero compiuto tra le provincie di Brindisi,
Taranto e Bari.

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