Comò
Manchette Fono VI.PI.

Ex Ilva: sindacati, 24 ore di sciopero, con presidi protesta, giovedì prossimo

In concomitanza con il road show commerciale, che Acciaierie d’Italia terrà a Taranto

Ventiquattr’ore di sciopero di tutto il personale Ilva (dipendenti di Acciaierie di Italia, di Ilva in amministrazione straordinaria e delle imprese dell’indotto) proclamate oggi dai sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm per il 28 settembre in concomitanza con un evento, un road show commerciale, che Acciaierie d’Italia terrà a Taranto, facendo arrivare industriali dell’acciaio e tutti i suoi principali clienti. Lo sciopero vedrà il presidio di tutte le portinerie della fabbrica, più altre iniziative di protesta. I sindacati richiamano lo stato grave in cui, a loro dire, si trova l’acciaieria: “Il sito è ormai privo dei requisiti minimi per garantire una vita dignitosa ai lavoratori sugli impianti produttivi, dove l’assenza di manutenzioni ordinarie e straordinarie compromette la salvaguardia delle vite umane che ci lavorano. Tutto questo nonostante i copiosi finanziamenti pubblici ricevuti qualche mese fa”. Il riferimento è ai 650 milioni erogati dal Governo tramite Invitalia. Acciaierie d’Italia è infatti una società mista pubblico privata, col 62 per cento ad ArcelorMittal e il 38 a Invitalia, che fa capo al Mef. Due giorni fa i vertici nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno scritto al premier Meloni e ai ministri Urso, Giorgetti, Calderone e Fitto, evidenziando la “situazione di collasso” dell’azienda, l’imminente rischio di fermata degli impianti e chiesto un incontro urgente. 

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