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Agente penitenziario morto per fumo passivo, ministero risarcirà

Inalava il fumo delle sigarette dei detenuti durante l’orario di lavoro

Il Tribunale civile di Lecce condanna il Ministero della Giustizia a pagare un milione di euro per la morte per fumo passivo di un agente di polizia penitenziaria deceduto nel luglio 2011 a 43 anni perché, sul posto di lavoro, nel carcere di Lecce, inalava il fumo delle sigarette dei detenuti durante l’orario di lavoro. La sentenza , di cui da notizia il Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, è stata pubblicata lo scorso 5 settembre. Secondo quanto riferisce il sindacato , si tratta della prima sentenza in Italia .L’ agente di Polizia Penitenziaria, era deceduto per un tumore ai polmoni, dopo aver passato 21 anni della sua vita a lavorare prima a Taranto, poi a Milano e infine nella casa circondariale di Lecce, inalando fumo passivo.

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