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Omicidio tabaccaia, il rapinatore ha confessato: “Non volevo ucciderla”

Moslli Redouane, marocchino 43enne, è stato identificato come l’assassino della tabaccaia. Su di lui pendeva un decreto di espulsione

Ha finalmente un nome e un cognome l’uomo che, durante una rapina, ha ucciso la tabaccaia foggiana Franca Marasco di 73 anni. Il rapinatore è un extracomunitario di 43 anni, Moslli Redouane, sul quale pendeva un decreto di espulsione. Poco fa Redouane ha confessato agli inquirenti di aver ucciso la tabaccaia di Foggia, con diversi fendenti, durante una rapina finita in tragedia. “Sin dal momento del fermo in Napoli, il signor Moslli Redouane si è messo a disposizione dell’autorità giudiziaria –
precisa l’avvocato difensore – avendo capito di aver sbagliato. Si è trattato di una rapina
finita in malo modo, poiché non ha saputo gestire la situazione e non aveva alcuna volontà di uccidere la vittima”. La mattina del 28 agosto Moslli Redouane sarebbe entrato nella tabaccheria di via Marchese de Rosa e, armato di coltello, avrebbe costretto la 73enne a consegnarle dei soldi.

Nella frenesia del momento avrebbe ferito una prima volta la donna perché si sarebbe mossa con la lama in vicinanza della gola. Poi avrebbe tentato di portar via soldi, 75 euro, presi dalla cassa, ma la donna avrebbe cercato di bloccarlo e l’uomo l’avrebbe ferita al torace. Durante la fuga si è disfato di telefono e vestiti; sarebbe rimasto a Foggia per alcuni giorni fino a quando, ricostruisce il legale, resosi conto della gravità del fatto, ha tentato la fuga a Napoli dove è stato rintracciato.

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