Edison, protagonista nel dibattito sul deposito costiero di Gnl a Brindisi, finalmente si fa sentire. Con una nota, entra nel vivo della discussione che sta scuotendo la politica e la società civile del capoluogo adriatico. In particolare, il focus è sulla controversa questione della torcia alta 45 metri. La nota arriva in un momento caldo: l’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico meridionale ha già convocato un incontro d’urgenza con Edison per la prossima settimana. Nel frattempo, il 24 agosto, è prevista una manifestazione organizzata da Cgil e varie associazioni. Nel suo comunicato, Edison si dichiara aperta a incontri e dialogo con le autorità e le istituzioni interessate.
L’obiettivo – dice – è garantire trasparenza e confronto su un progetto ritenuto strategico per il territorio e la decarbonizzazione dei trasporti. La società sottolinea di seguire rigorosamente le procedure autorizzative e di aver presentato una nuova configurazione ottimizzata dell’impianto, mirando a migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni. In merito alla discussa “torcia a terra”, Edison spiega che è un elemento di sicurezza e che è operativa solo in situazioni eccezionali. La società ha ribadito il proprio impegno per la sicurezza dell’impianto e annunciato che a settembre verranno pubblicati i risultati di uno studio sull’impatto economico e sociale dell’investimento, condotto dal Censis e promosso da Confindustria Brindisi.