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Mafia: moglie vittima strage San Marco Lamis scrive a Mattarella

“Chi nega la mafia deve spiegare a mio figlio perchè non ha più un padre”

“Chi nega la mafia deve spiegare a mio figlio perchè non ha più un padre”: è quanto scrive in una lettera, inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Arcangela Petrucci, la vedova di Luigi Luciani ucciso con il fratello Aurelio, nei pressi della vecchia stazione di San Marco in Lamis, nel foggiano. La tragedia il 9 agosto del 2017 in un agguato di mafia, il cui obiettivo era il boss garganico Mario
Luciano Romito, assassinato con il cognato Matteo De Palma. I due fratelli Luciani sono stati uccisi solo perchè in quel momento si trovavano sul posto per controllare i loro terreni. Questa mattina, sul luogo della strage, si è svolta una cerimonia alla presenza delle autorità del territorio e di don Luigi Ciotti. “Sono trascorsi sei anni e siamo qui – ha detto don Ciotti – a ricordare i fratelli Luciani in una giornata
dedicata alla memoria, una memoria viva che deve avere continuità che non deve essere solo una risposta emotiva, deve diventare un sentimento sempre più profondo. Purtroppo c’è ancora tanta indifferenza su questi temi, c’è anche chi nega l’esistenza della mafia a Foggia. Purtroppo le mafie sono ancora
feroci nonostante il grande impegno della magistratura, delle forze dell’ordine. Le mafie sono forti, sparano di meno ma gestiscono affari e potere. La lotta alla mafia significa lavoro, politiche per la casa, cultura, scuola, vuol dire favorire un mondo di giovani, offrendo loro gli strumenti idonei per guardare in avanti. Non solo i politici, anche noi su questi temi dobbiamo diventare cittadini più veri”.

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