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Incendi in provincia di Lecce, in campo i droni

I carabinieri sorveglieranno dal cielo le zone più sensibili e frequentate del litorale salentino

Massima allerta dei carabinieri in provincia di Lecce per gli incendi boschivi che, complicati dai forti venti, hanno devastato importanti aree verdi della terra salentina e zone residenziali, costringendo all’evacuazione di centinaia di persone. I Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo hanno inviato informative alla Procura della Repubblica di Lecce con tutti gli elementi raccolti per le indagini.
Le indagini procedono con l’ausilio delle Stazioni Forestali locali.

A livello provinciale, l’Arma dei Carabinieri ha deciso di utilizzare droni ad alta tecnologia per sorvegliare dal cielo le zone più sensibili e frequentate del litorale salentino, al fine di prevenire ulteriori reati di incendi boschivi. È richiesto il rispetto di alcune norme fondamentali, come la realizzazione delle “precese” lungo il perimetro dei terreni, la creazione di fasce di protezione e la manutenzione di viali “tagliafuoco” nelle aree boscate. I proprietari e gestori di villaggi residenziali turistici e campeggi sono anche tenuti a seguire queste direttive per garantire la sicurezza dei turisti.
Dal 1° giugno al 30 settembre è vietato dare fuoco ai residui vegetali delle attività agricole, con sanzioni che vanno da 833 euro a 1.600 euro per omessa realizzazione delle fasce di protezione o abbruciamento di residui vegetali.
In caso di incendio boschivo causato dalla mancata prevenzione, i proprietari o gestori negligenti possono essere responsabili del reato di incendio boschivo, con pene che vanno dalla reclusione da 1 a 5 anni fino a 4 a 10 anni in caso di dolo.

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