Coinvolto nel progetto anche Adriano Tilgher, ex esponente di ‘Avanguardia Nazionale’ già condannato nel 1981 per riorganizzazione del partito fascista, che avrebbe contattato Saverio Ingraffìa, avvocato del foro di Bari e Francesco Scala
Giuseppe De Benedictis avrebbe dovuto essere il membro segreto di una cellula di fascisti, il cui compito era mettere monitorare e in difficoltà colleghi ritenuti scomodi. Lo ha riferito la Procura di Caltanissetta durante la conferenza stampa che si è tenuta la mattina del 21 luglio. L’inchiesta ha portato all’arresto dell’avvocato Stefano Menicacci e Domenico Romeo, entrambi siciliani. Le indagini sono partite da alcune intercettazioni che avrebbero rivelato l’intenzione di creare una organizzazione fascista per tenere d’occhio il lavoro della magistratura. All’occasione il gruppo sarebbe intervenuto avviando una vera e propria macchina del fango nei confronti dei magistrati non graditi. Coinvolto nel progetto anche Adriano Tilgher, ex esponente di ‘Avanguardia Nazionale’ già condannato nel 1981 per riorganizzazione del partito fascista, che avrebbe contattato Saverio Ingraffìa, avvocato del foro di Bari, difensore dell’ex Gip di Bari, e Francesco Scala, docente universitario, per costituire una cellula che avrebbe già raccolto numerose adesioni.