Per il sottosegretario alla Cultura deve intervenire la buon costume, stasera l’apertura con “Il turco in Italia”
Hanno ridicolizzato “Il turco in Italia” di Rossini. Non usa mezzi termini in sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi a proposito della prima del Festival della Valle d’Itria che parte stasera a Martina Franca. Qui non è questione di polemiche o censure – ha detto Sgarbi – però bisogna ribadire, sul piano della dignità culturale, l’abuso e lo stupro sistematico di grandi musicisti italiani, da Puccini a Rossini, “per balbettanti e analfabetiche regie, che ridicolizzano opere sublimi, male interpretando il significato di comico”. “Il turco in Italia” (1815), nella versione diretta a Martina da Silvia Paoli, è ambientato in una immaginaria località balneare della Puglia nel pieno del boom economico degli anni Sessanta, “con ridicole cabine e costumi che umiliano l’ironia e il puro divertimento dell’opera con accostamenti al momento più volgari del consumismo balneare. Non la censura, ma la buon costume deve intervenire, di costumi e confusioni d’epoca si tratta. L’arte e la storia – ha aggiunto Sgarbi – vanno rispettate”.