Secondo quanto emerge dagli atti sarebbero almeno 15 gli episodi contestati a Lorusso, iniziati nel maggio del 2019
Il Gip del Tribunale di Bari ha confermato gli arresti domiciliari per Vito Lorusso, l’oncologo arrestato giovedì scorso proprio mentre si faceva consegnare del denaro per permettere ai pazienti di ‘saltare la fila’. Per lui le accuse sono di concussione e peculato. Secondo quanto emerge dagli atti sarebbero almeno 15 gli episodi contestati a Lorusso, iniziati nel maggio del 2019. In alcuni casi i pazienti erano posti in una situazione di sudditanza psicologica tanto da pagare il medico nonostante fossero in possesso di codice di gravità elevato e di esenzione dai pagamenti. Inoltre scrive il gip Rosa Caramia “colpisce che in tutti i casi le vittime, pur se messe dal Lorusso con le spalle al muro, nutrono per lui anche una profonda gratitudine. In questo contesto è particolarmente eloquente ed acquista valenza giuridica anche l’automatismo dei pagamenti, fatti da molti pazienti, senza che né loro, né il medico abbiamo avuto bisogno di dire alcunché”.