L’uomo aveva 32 anni, ‘la situazione è insostenibile’
Mentre a Roma parlano di garanzia dei detenuti, nel carcere di Taranto si verifica un altro suicidio. Un detenuto trentenne, di origini calabresi, in attesa di giudizio per reati contro il patrimonio, si è tolto la vita impiccandosi con una corda rudimentale legata alla grata della finestra del bagno. A nulla è servito l’intervento dell’agente di polizia penitenziaria. Questo è il terzo suicidio nel carcere di Taranto dall’inizio dell’anno. La denuncia è del SAPPE -sindacato autonomo di polizia penitenziaria- che rimarca le disastrose situazioni di sicurezza nelle carceri pugliese, sovraffollate di detenuti e con l’organico di agenti ridotto all’osso.