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Omicidio Guadadiello, confermata la causa della morte attraverso l’autopsia

Dei due proiettili che hanno raggiunto il 42enne, solo quello tra torace e collo è stato fatale

Eseguita l’autopsia sul corpo di Luigi Guadadiello, il 42enne di Squinzano freddato a colpi di pistola, la sera del 14 giugno scorso, attorno alle 21.30 in via Donizetti, a Squinzano, poco distante dalla sua abitazione. Dall’esame autoptico, eseguito dal dr. Alberto Tortorella, è emerso che i proiettili che hanno raggiunto il malcapitato sono stati due, così come era emerso dal primo esame esterno: uno alla gamba, l’altro tra torace e collo. Sarebbe stato quest’ultimo a non avergli lasciato scampo. Intanto, i carabinieri della compagnia di Campi Salentina, intervenuti sul posto con i colleghi della sezione investigazioni scientifiche, indagano a 360 gradi. L’ipotesi è che ad agire martedì sera sia stato un commando. Due i sicari, con altri due complici ad aspettarli a bordo di un’auto scura di grossa cilindrata, vista poi allontanarsi a tutta velocità da via Donizetti. L’ipotesi investigativa è che l’omicidio possa essere maturato in un contesto legato alla criminalità organizzata. Quella sera, all’arrivo dei soccorsi, il cuore del 42enne non aveva ancora cessato di battere. E’ morto dopo il trasporto al Vito Fazzi di Lecce.

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