Indagati esibivano denaro sui social, droga e telefoni in carcere
Pubblicavano sui social video in cui si mostravano con grandi quantità di denaro e scarpe costose,
oppure in ristoranti di alto livello. Avevano organizzato un sistema, portato avanti soprattutto dalle donne del gruppo, per introdurre cellulari e droga in carcere, e per continuare a gestire la vendita della droga. I carabinieri hanno arrestato 15 persone (12 in carcere e tre ai domiciliari) a Molfetta, in provincia di
Bari. Altre due persone sono state sottoposte alla misura dell’obbligo di dimora. Gli indagati hanno dai 18 ai 54 anni. Tra le persone arrestate ci sono anche quattro donne (due sono compagne degli indagati, una è la madre di uno di loro), tre delle quali sono in carcere.
Oltre a spacciare droga, gli indagati mettevano a segno anche ai furti in appartamento, soprattutto a danni di anziani di cui conoscevano abitudini e legami di parentela. Una delle donne coinvolte avrebbe fatto recapitare al proprio compagno in carcere, durante un colloquio, un cellulare col quale era in grado di comunicare con i pusher e continuare l’attività di spaccio della droga. Tra le armi sequestrate una pistola mitragliatrice camerata per munizioni 7,65mm e una pistola semiautomatica in 9x21mm. Le indagini, coordinate dalla procura di Trani, sono iniziate alla fine del 2021, partendo dalla visione dei filmati pubblicati dai membri del gruppo sui social. Arrestate tre persone in flagranza di reato e sequestrati cocaina, hashish, eroina ed anche una mitragliatrice e una pistola. Gli arrestati monitoravano soprattutto persone anziane, seguivano gli spostamenti dei familiari e poi colpivano anche quando le
vittime erano in casa. Spesso si fingevano tecnici o operai per introdursi in casa e compiere i furti. Sequestrati anche gioielli ed effetti personale rubati alle vittime.