Luigi Borracino e Cristian Candita hanno fatto scena muta davanti al gip, dalla memoria dei loro telefoni potrebbero emergere ulteriori elementi fondamentali per le indagini
Il sostituto procuratore Giuseppe De Nozza, titolare del fascicolo sull’omicidio di Paolo Stasi assieme alla Procura dei minorenni di Lecce, ha disposto l’accertamento tecnico irripetibile sulla sostanza stupefacente e sui telefonini in uso al 18enne Luigi Borracino ed al 21enne Cristian Candita – accusati di omicidio volontario in concorso – ma anche al terzo giovane, il 20enne Pasquale Moldavio, sottoposto ad obbligo di dimora. Tutti e tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante i rispettivi interrogatori di garanzia svoltisi in questi giorni dinanzi al gip, subito dopo il blitz dei carabinieri di Brindisi e di Francavilla Fontana avvenuto lunedì scorso.
È evidente che la procura di Brindisi punti a ricavare quante più informazioni possibili sia dai dati contenuti nelle memorie dei telefonini sequestrati che dall’accertamento tossicologico sulla droga rinvenuta durante le indagini. Mercoledì prossimo ci sarà il conferimento dell’incarico alla presenza anche dei legali degli indagati Leonardo Andriulo e Michele Fino e dei familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Domenico Attanasi.