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Bari, torture in carcere? In tre chiedono l’abbreviato

Contestate gravi violenze su un detenuto affetto da patologie psichiatriche

Tre delle quindici persone imputate per le presunte torture avvenute il 27 aprile dello scorso anno nel carcere di Bari, a danno di un detenuto con patologie psichiatriche, hanno chiesto di essere giudicate con
rito abbreviato. Si tratta del sovrintendente della Polizia penitenziaria Domenico Coppi, dell’agente di polizia giudiziaria Roberto Macchia e del medico dell’infermeria del carcere Gianluca Palumbo.
Ha chiesto la messa alla prova un’infermiera, indagata per omessa denuncia. Nel corso dell’udienza nell’aula bunker di Bitonto c’è stata anche la costituzione come parte civile della persona offesa. Il 2 maggio è prevista invece la discussione dell’udienza preliminare e l’eventuale ammissione dei riti abbreviati. Gli altri imputati, otto dei quali agenti di polizia penitenziaria, hanno scelto di proseguire con rito ordinario.

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