Denunciate 112 persone, cardine della truffa era un distributore di gasolio nella sesta provincia pugliese
Le indagini di procura e guardia di finanza di Bologna sono durate tre anni scoprendo un traffico illecito di carburanti, ma l’epicentro del raggiro si trova in Puglia. Denunciate 112 persone, per associazione a delinquere per reati tributari, ma anche riciclaggio, auto riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti. Diverse le imprese coinvolte, capofila una bolognese, ma il cardine della truffa era un distributore di gasolio situato nella sesta provincia pugliese. Formalmente questo impianto aveva acquistato 15 milioni di litri di gasolio dai depositi di prodotti petroliferi coinvolti nella frode, per un valore di 8 milioni di euro: in teoria si dovevano rifornire i pescherecci, in realtà il carburante era stato ceduto in contrabbando, a prezzi decisamente più appetibili rispetto a quelli di mercato, a numerosi soggetti, favorendo un ingente evasione delle accise. Evasione quantificata in 9 milioni di euro, e che dai riscontri era iniziata già nel 2019.