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Cadavere in casa da un anno, l’indagato al pm: “Non è mio padre”

E’ uno dei passaggi choc dell’interrogatorio a cui è stato sottoposto Luigi Roberto Caracciolo, il 56enne di Corigliano d’Otranto indagato dalla Procura per aver occultato in casa il corpo dell’anziano padre defunto, per incassare la pensione

“Mio padre si trova in Svizzera, quel corpo non è il suo” . E’ uno dei passaggi choc che emerge dall’interrogatorio a cui nella giornata di ieri è stato sottoposto in Procura Luigi Roberto Caracciolo, il 56enne di Corigliano d’Otranto indagato dalla Procura per aver occultato in casa per più di un anno il corpo dell’anziano padre defunto, per incassare la pensione. L’uomo, assistito dal proprio legale difensore è stato ascoltato dal pm inquirente Luigi Mastroniani, a cui avrebbe riferito che il padre Antonio è ancora vivo e che si trova in Svizzera da alcuni parenti. Quanto aveva detto nell’immediatezza della scoperta del corpo ormai scheletrizzato avvolto con delle coperte su una brandina con accanto dei ventilatori accesi. Il 56enne ha anche confermato di aver prelevato i soldi della pensione del genitore credendolo in vita e perché a suo dire lo stesso lo aveva delegato. Una ricostruzione ritenuta inattendibile dagli inquirenti. Nel corso dell’accertamento autoptico, da dove non sono emersi segni di violenza, sono stati effettuati prelievi per l’identificazione genetica

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