La coppia si stava separando. Carlone si mise in viaggio per raggiungere la donna, al Nord e tentare di ucciderla. Prima i calci e i pugni, poi i colpi sferrati con il coltello al torace e alla testa. Infine il tentativo di soffocamento con un cappellino di lana
Il 3 marzo del 2022 si mise in viaggio, da Bari a Limbiate, per accoltellare la moglie. Il 55enne, Costanzo Carlone è stato ora condannato, in rito abbrevviato, a 12 anni anni per tentato omicidio pluriaggravato.
L’uomo era stato arrestato in flagranza dai carabinieri della compagnia di Desio la notte del 3 marzo del 2022. Stando alla ricostruzione della dinamica dell’accaduto, Carlone avrebbe atteso di nascosto, nel parcheggio pubblico, che la donna, Maria Tisti, uscisse di casa per recarsi al lavoro, aggredendola di spalle. Prima la scaraventò a terra colpendola con calci e pugni. Poi tirò fuori dal giubbotto un coltello dicendole: “Adesso ti devo vedere morire”. E con una lama di quasi dieci metri la colpì più volte al torace e alla testa. E ancora, dopo averla trascinata cercò di soffocarla con un cappellino di lana su naso e bocca.
La donna, che si stava separando dal suo aguzzino, allora si salvò urlando e attirando l’attenzione dei residenti della zona che allertarono i carabinieri. Fondamentale anche l’intervento immediato del personale del 118 e dei medici del San Gerardo di Monza.