La decisione della Corte di Appello di Bari. La strage ferroviaria, avvenuta il 12 luglio del 2016 sulla tratta Andria-Corato, costò la vita a 23 persone
La Corte di Appello di Bari ha confermato la sentenza di assoluzione emessa dal gup del tribunale di Trani nei confronti dell’ingegner Elena Molinaro, la dirigente della divisione 5 della Direzione generale del Trasporto pubblico locale del Ministero dei Trasporti, unica dei 18 imputati ad aver scelto il rito abbreviato nel processo per la strage ferroviaria sulla tratta Andria – Corato che il 12 luglio 2016 costò la vita a 23 persone. A darne notizia il suo legale difensore, l’avvocato Maurizio Sasso secondo il quale la Molinaro si era occupata di “ferrovie secondarie” nel periodo compreso tra maggio del 2008 e gennaio del 2010, ossia 6 anni prima dell’incidente ferroviario. Ha inoltre chiarito che l’incidente avvenuto nel 2007 in Sardegna, sulla tratta Macomer-Nuoro, che secondo l’accusa avrebbe dovuto imporre una verifica delle condizioni di sicurezza ed interventi su tutte le “ferrovie secondarie”, non era in alcun modo assimilabile a quello del 2016, così come non era possibile addebitarle “adempimenti, facoltà o doveri introdotti da una normativa tecnica di settore che è entrata in vigore solo successivamente alla conclusione del suo incarico”. E’ ancora in corso, con le repliche dei difensori degli imputati, il processo con il rito ordinario.