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Cielo di Puglia e Basilicata illuminato da meteora di 2,5 kg

Secondo le prime analisi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, il bolide infuocato avrebbe viaggiato seguendo una traiettoria che va da Bari a Matera

Il bolide infuocato di “San Valentino” che ieri sera ha illuminato i cieli
di Puglia e Basilicata sarebbe stato originato dall’ingresso in atmosfera di un
corpo celeste con una massa di circa 2,5 kg, che avrebbe viaggiato seguendo una
traiettoria che va da Bari a Matera. Ad accertarlo le prime analisi condotte
dagli esperti di Prisma, la Prima Rete Italiana per lo Studio delle Meteore e
dell’Atmosfera dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

I professionisti sono al lavoro per raffinare i calcoli e stimare sia la
zona di provenienza dell’oggetto celeste (in genere i bolidi hanno un’origine
asteroidale che si riconduce alla fascia principale collocata fra Marte e
Giove) sia l’eventuale zona di caduta
del meteorite. È probabile che non tutto il materiale si sia disintegrato e che
qualcosa sia sopravvissuto, cadendo al suolo.

Il fenomeno ha scatenato una serie di reazioni sui social. Tante le
testimonianze di quanti hanno raccontato di aver visto un bolide infuocato, una
scia luminosa e subito dopo di aver udito un forte boato. 

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