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Ucciso durante lite, in aula il video dell’aggressione

Le immagini del pestaggio al centro del processo di primo grado, celebrato a Bari, per la morte di Paolo Caprio. Per la difesa, il decesso sarebbe stato indotto dalla caduta e non dai colpi inferti dall’imputato

I momenti dell’aggressione, immortalati in un video, sono stati portati  al centro del processo di primo grado, celebrato oggi a Bari, per l’omicidio di Paolo Caprio, l’imbianchino 40enne di Bitonto ucciso nel settembre del 2021. Stando alla ricostruzione delle indagini, l’uomo che si trovava all’esterno del bar di un’area di servizio lungo la strada provinciale che porta a Modugno, sarebbe caduto sbattendo la testa, a seguito dei colpi sferrati dall’imputato.  Accusato di omicidio volontario, il  21enne ex pugile Fabio Giampalmo, ritenuto dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Bari, il  responsabile del pestaggio.

Nel filmato visionato in aula si scorge l’arrivo, nella stazione di servizio, dell’imputato e il momento in cui sferra i quattro pugni a Caprio che cade all’indietro sbattendo la testa sul marciapiede.
La Procura ritiene si sia trattato di omicidio volontario. Di contro, la difesa ritiene che la morte di Paolo Caprio non sia stata indotta dai colpi inferti ma dalla caduta, ossia per il trauma occipitale.
Nell’atto di convalida del fermo in carcere il gip del Tribunale di Bari, aveva sottolineato la “profonda conoscenza delle tecniche di combattimento di Giampalmo”. Si
tornerà in aula il 2 marzo.

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