Duro monito dell’arcivescovo di Lecce dopo la morte del clochard
“Questa volta il mio invito non e’ per le istituzioni che qui a Lecce, ad ogni livello, non ho mai
trovato disattente o insensibili alle necessita’ dei poveri. Il mio appello e’ contro l’indifferenza e contro quelle intollerabili forme di discriminazione che purtroppo strisciano sottotraccia in alcune fasce della nostra citta’ e per le quali i poveri sono un fastidio, sono soggetti da scartare, e non invece
persone da accogliere e da amare”. Così l’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia, dopo la morte del clochard 37enne di origini marocchine, il cui corpo e’ stato trovato questa mattina sotto una pensilina del bus a Lecce. “Preghero’ per lui ma anche per tutti i poveri della nostra citta’, soprattutto per quelli invisibili, per quelli che provano vergogna a tendere la mano. Ma preghero’- aggiunge mons. Seccia- anche per i cuori induriti affinche’ possano lasciarci sedurre dal grido di aiuto che proviene da chi e’ nel bisogno”.