Per il sindacato della polizia penitenziaria la situazione è esplosiva: il penitenziario ospita 800 detenuti a fronte di un organico di 300 poliziotti
Nel carcere di Taranto il 27 gennaio sono stati ritrovati, dagli agenti della polizia penitenziaria, 6 telefonini e cavetti di ricarica ben occultati nei locali docce nei reparti in cui sono ristretti i detenuti ad alta sicurezza. Nello stesso giorno si è anche verificata una rissa tra detenuti che poteva sfociare in tragedia. Alcuni feriti sono stati medicati nell’infermeria della casa circondariale. Si tratta di bollettini di guerra, denuncia il Sappe, Sindacato autonomo polizia penitenziaria, che non sono altro che la sommatoria della grave situazione al carcere di Taranto che ad oggi ospita 800 detenuti a fronte di un organico di 300 poliziotti. In caso di tragedie il sindacato vigilerà affinché le responsabilità non vengano attribuite ai vertici del carcere o ai poliziotti ma avranno nomi e cognomi ben precisi a partire dal provveditore regionale, al capo del Dap, dai responsabili politici del ministero della Giustizia alle istituzioni cittadine.