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La Cassazione annulla le condanne per narcotraffico inflitte a Bari

Annullata, senza rinvio, la sentenza a carico di Vito Martiradonna e di altri sei imputati

La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato, senza rinvio, la sentenza di
condanna per narcotraffico a carico di Vito Martiradonna, noto con il soprannome “Vitino l’Enel”, e di altri sei imputati che furono condannati dalla Corte d’appello di Bari a pene complessive per oltre 50 anni di reclusione. Ne da’ notizia l’avv. Dario Vannetiello che ha composto il collegio difensivo.
A Martiradonna erano stati inflitti 13 anni di reclusione dal Tribunale di Bari il 20 maggio 2020. Nel giudizio di secondo grado, il 13 settembre 2021, sia per Martiradonna sia per i coimputati le pene furono ridotte ma fu confermato l’impianto accusatorio relativo all’esistenza di un’associazione per delinquere dedita al narcotraffico. “In attesa del deposito della motivazione sembra – afferma l’avv. Vannetiello – che fra i motivi dell’annullamento ci sia la prescrizione del reato di associazione dedita al narcotraffico”.

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