Non sarà archiviata l’inchiesta sul decesso di Claudia De Chirico, la 24enne trovata senza vita il 22 dicembre del 2015 nel sottopasso ferroviario di Terlizzi
Nessuna archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Claudia De Chirico, la 24enne trovata senza vita con un cavetto usb attorno al collo all’alba del 22 dicembre del 2016 nel sottopasso ferroviario di Terlizzi. Al termine della camera di consiglio la gup del tribunale di Trani Marina Chiddo ha ordinato al pubblico ministero di indagare per il reato di maltrattamenti l’ex convivente della giovane, Davide Falcetta. I genitori di Claudia, assistiti dall’avvocato Bepi Maralfa, non hanno mai creduto all’ipotesi del suicidio portando diversi elementi a supporto della tesi per cui la figlia sarebbe stata più volte oggetto di maltrattamenti da parte del suo compagno, tanto da portarla a togliersi la vita. La procura, dal canto suo, aveva chiesto l’archiviazione per il reato di istigazione al suicidio, ritenendo che non emergessero responsabilità a carico dell’allora compagno della giovane, difeso dall’avvocato Francesco Montingelli, il quale aveva sempre ribadito di un rapporto burrascoso nella coppia a causa della gelosia di lei, spiegando come la ragazza avesse altre volte manifestato intenzioni di farla finita. Per il giudice la qualificazione giuridica è diversa da quella inizialmente ipotizzata, motivata in 62 pagine di dispositivo.
