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“Ambiente svenduto”: nuova udienza il 13 giugno a Potenza

Ammesse come parti civili le sole che avevano avanzato la richiesta in fase di costituzione

Questa mattina a Potenza nel Palazzo di giustizia, è ripresa l’udienza preliminare del processo “Ambiente svenduto”, sul presunto disastro ambientale prodotto tra il 1995 e il 2012 dall’ex Ilva di Taranto, ripartito da zero nel capoluogo lucano dopo l’annullamento pronunciato dalla Corte d’Assise d’Appello di Taranto (sezione distaccata di Lecce) della sentenza di primo grado con le 26 condanne inflitte a maggio 2021. Al giudice per l’udienza preliminare, Francesco Valente, è stata richiesta l’estensione della chiamata di responsabile civile da alcune parti che non l’avevano già fatto nelle udienze precedenti: sono state ammesse come parti civili le sole che avevano avanzato la richiesta in fase di costituzione. Quanto alle richieste delle parti civili e alle opposizioni delle difese, il Gup si è riservato di decidere rinviando alla prossima udienza fissata per il 13 giugno.

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