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Torremaggiore:  panettiere confessa gli omicidi della figlia e del vicino

I colleghi: ‘Era tutto lavoro e famiglia’; la moglie è stazionaria, forse sarà ascoltata oggi

Taulant Malaj, il panettiere albanese di 45 anni che ieri a Torremaggiore ha ucciso la figlia 16enne e il suo vicino, ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee ammettendo il duplice omicidio. Quando i militari lo hanno bloccato aveva ancora gli abiti insanguinati e aveva abbandonato l’arma del delitto, un coltello da cucina, all’interno della propria autovettura. L’uomo, nel dicembre scorso, era stato assunto come panettiere nel forno ‘Latartara’ a Torremaggiore. “Lavorava sempre, anche quando aveva finito il
turno, non si fermava mai. Era tutto lavoro e famiglia”, affermano i colleghi. Intanto restano stazionarie le condizioni di salute della moglie Tefta, connazionale di 39 anni. La donna si trova in prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita: è stata ferita con sei coltellate all’addome. Quando è arrivata in ospedale era sotto choc, i medici sono stati costretti a sedarla. In giornata Tefta potrebbe essere ascoltata dai carabinieri. Fondamentali saranno le sue dichiarazioni sia per cercare di ricostruire l’esatta dinamica e il movente del duplice omicidio. La donna è casalinga, ma ogni tanto lavora come badante ad alcuni anziani del paese. I due sono sposati da 17 anni.

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