Colpiti dalla misura preventiva moglie e figli di Ruggiero Lattanzio
Una villa, tre appartamenti, altrettanti box auto, 11 mezzi, tra cui auto, autocarri e moto, oltre a denaro depositato in conti bancari e una società specializzata in commercio all’ingrosso di prodotti ittici (dal volume di affari di 1,2 milioni di euro). Sono questi i beni posti sotto sequestro dal Tribunale di Bari, ed eseguito dai carabinieri, alla moglie e ai figli di Ruggiero Lattanzio, il capo dell’omonimo clan ucciso in un agguato nel 2019. Per gli investigatori il sequestro preventivo, dal valore complessivo di 2 milioni di euro, è volto a limitare l’utilizzo dei beni provento dell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, quando il capoclan era ancora in vita.