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Popolare Bari: falso in bilancio, chiuse indagini

Sono 10 gli indagati, 23 capi d’imputazione

Sono 23 i capi d’imputazione contestati agli ex vertici della Banca popolare di Bari (Bpb), ai quali la Procura ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Ai 10 indagati vengono
contestati, a vario titolo, 15 episodi di falso in bilancio, uno di aggiotaggio, uno di estorsione, maltrattamenti e lesioni, e i restanti sei per ostacolo alla vigilanza della Consob e di
Bankitalia. Le contestazioni di falso in bilancio fanno riferimento, tra l’altro, all’omessa svalutazione per le societa’ Tercas e Banca Caripe, rispettivamente per 32,4 milioni nel 2016 e per 82,5 milioni nel 2017,
“al fine di occultare le perdite”. Per quanto riguarda l’ostacolo alla vigilanza della Consob alcuni degli indagati sono accusati di aver omesso di riportare informazioni complete sulla determinazione del prezzo delle azioni della banca. L’atto di chisura delle indagini, che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio, è stato notificato a Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio, rispettivamente ex presidente
ed ex vice dg della Bpb, a Vincenzo De Bustis Figarola, ex dg ed ex Ad della banca, Giorgio Papa, ex Ad, Roberto Pirola, ex presidente del collegio sindacale, e agli ex dirigenti Elia Circelli, Giuseppe Marella, Gregorio Monachino, Nicola Loperfido e Benedetto Maggi.

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